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SINOSSI

Il volume ci accompagna, dapprima, in un viaggio,  ricco di approfondimenti interdisciplinari, alla ricerca della nostra reale e controversa natura umana e delle cause che ci impediscono di percepire il bene comune e gli interessi collettivi; in seguito, esamina la visione scientifica e culturale, nota come “visione sistemica della vita e della natura” con le sue implicazioni culturali ed etiche. Il volume, dà spazio, altresì, alla domanda fondamentale,: come posso sentirmi in comunione con la Natura, la vita collettiva, e vincere il senso di separazione e antagonismo, se mi percepisco come un «io» isolato e disconnesso dalle altrui vite e dal "Tutto"? A questo impegnativo interrogativo che riguarda tutti noi, il nostro intimo benessere, l’autore dedica un’approfondita riflessione finale, corredata di suggerimenti metodologici tratti da autorevoli insegnamenti contemporanei.Per affrontare le sfide attuali, abbiamo bisogno di un sapere che ci aiuti ad autoeducarci e a vivere secondo bontà il vivente, in coerenza con i valori di sostenibilità. Comportarsi in armonia con l'ecosistema globale è ormai, da tempo, un'emergenza civica. Se non addestriamo la nostra natura umana più evoluta non potremo confidare in un cambiamento della vita collettiva.

 

ALCUNI TEMI TRATTATI

Come sentirsi in comunione con la Natura e la vita collettiva... e vincere il senso di solitudine, l'illusoria percezione di un IO isolato e disconnesso dalle vite altrui! Riflessioni metodologiche

Perchè non percepiamo il Bene comune e gli interessi dell'ecosistema globale?

La cultura e la tecnica, in assenza di un orientamento etico, quali effetti producono nella vita collettiva?

Distinzione tra comportamento animale e animalità umana. Che cos'è "l'animalità umana" da cui originano le condotte antisociali? Perché essa prevale sulla natura "spirituale"? Come riconoscere la nostra componente spirituale? E' possibile l'autoeducazione per addomesticare le nostre tendenze antisociali?

Il contributo della scienza e della spiritualità per vincere la sfida della sopravvivenza: "la visione sistemica della vita e della natura" e le sue implicazioni pedagogiche ed etiche.

La coscienza di essere espressione del "Tutto".

 

SOMMARIO

Introduzione

Parte Prima- Antichi e nuovi dilemmi


CAPITOLO I
Il dilemma della vita collettiva: vivere insieme, ma senza volersi bene?

CAPITOLO II
Il dilemma della natura umana: vivere secondo animalità… fino ad autodistruggerci?

Capitolo III
Il dilemma dell’io: competere o cooperare per il bene comune?

CAPITOLO IV
Il dilemma della cultura: conoscere per autoaffermarsi in società o per saper vivere nell’ecosistema globale?

CAPITOLO QUINTO
Il dilemma della specie: Homo Deus/digitalis o Homo sapiens frater?

Parte seconda - Nuove Speranze

CAPITOLO VI
La «Visione sistemica della vita e della natura»

CAPITOLO VII
Dalle «parti» al «Tutto», dall’Io al Noi.

CAPITOLO VIII
L’anello mancante per autoeducarci e vivere in armonia con l’ecosistema: la spiritualità

CAPITOLO IX
L’etica dell’unità

INTRODUZIONE

1. Dall’esame della nostra vita individuale e collettiva, emergono con chiarezza antichi e nuovi dilemmi di importanza fondamentale per la nostra contemporaneità:
 abbiamo bisogno di vivere insieme in collettività ma non riusciamo a volerci bene (capitolo I);
 sappiamo da secoli di avere una sorta di ambivalenza etica e, tuttora, l’animalità umana sembra prevalere sulla parte migliore dell’essere umano (capitolo II);
 abbiamo una spinta notevole ad autoaffermarci e non riusciamo ancora a cooperare a sufficienza per trovare soluzioni condivise per la sopravvivenza dell’ecosistema globale (capitolo III);
 la cultura, prevalentemente, si occupa di trasmettere un sapere orientato all’affermazione sul piano sociale ed economico, astenendosi dall’elaborare e trasmettere conoscenze orientate a formare un’umanità che sappia vivere armonicamente ed eticamente (capitolo IV);
 la tecnica offre notevoli vantaggi ma nel contempo tende a disegnare, silenziosamente, un modello di uomo digitalizzato, abitante in una realtà sempre più virtuale nella quale poter esprimere la propria identità e soddisfare i propri bisogni. Quest’uomo che tende a sostituire la vita interiore con la vita virtuale, è l’homo novus che stiamo attendendo? Oppure, riusciremo a indossare gli abiti di un uomo capace, con l’intelligenza del cuore, di coniugare lo sviluppo della scienza e della tecnica con il progresso etico dell’homo sapiens? (capitolo V)

Tra i dilemmi indicati, quello concernente l’identità della natura umana appare denso delle maggiori conseguenze in quanto se vogliamo curare le problematiche sociali che affliggono noi e l’ecosistema globale nel quale viviamo, siamo obbligati a porre mano all’educazione della natura umana. L’animalità presente nell’essere umano proviene dal nostro passato, ma non identifica l’essenza dell’essere umano che è spirituale. Ed è con quest’ultima natura che occorrerebbe identificarsi al fine di educare e orientare le tendenze primitive da cui originano i comportamenti antisociali (violenze, guerre, miserie, violazioni dell’ordine della natura, inquinamento degli elementi naturali).
La crisi della nostra contemporaneità, a ben vedere, non è la crisi dell’Uomo e della sua natura superiore, ma è la crisi dell’ego umano, del suo approccio verso la vita, l’umanità e la natura.
In merito all’individuazione della nostra identità umana, il linguaggio della natura è molto istruttivo e può aiutarci a compiere un’azione di bonifica dei vari concetti innaturali che si sono accumulati nel corso della storia su questo tema. Infatti, se osserviamo la vita dell’albero, constatiamo che i frutti e i fiori, esposti all’aria e al sole, apprezzati da noi tutti per i colori, le forme, i profumi… sono distinti nettamente dalle radici scure che operano nel sottosuolo. Ma tra essi, cioè tra le radici, i fiori e i frutti non vi è contrapposizione, non vi è combattimento alcuno. Infatti, nessuno ha mai visto un albero presso lo studio di uno psicoterapeuta per dolersi delle sue scure radici! Al contrario, abbiamo visto tante persone recarsi presso gli alberi per abbracciarli e per carpire il segreto della loro pace e della loro forza. Essi sono un tutt’uno… e anche noi dovremmo esserlo. Il nostro problema deriva dal fatto che, a differenza dell’albero, noi proviamo grande difficoltà a lavorare correttamente con le energie che provengono dalle nostre radici e a causa di ciò non orientiamo le nostre pulsioni in opere o comportamenti socialmente costruttivi.
Infatti, molti amano sostenere frasi del tipo: «abbiamo un’inguaribile natura malvagia», «abbiamo una natura ambigua immodificabile», «siamo un insieme di neuroni», «siamo una tabula rasa», «siamo animali a tutti gli effetti» ecc.
Se chiedessimo, invece, a un albero di specificare la sua natura, non ci risponderebbe: «purtroppo sono afflitto da un grande nemico, le mie radici».
Identificare la natura umana con l’ego, vuole dire, sul piano delle analogie, identificare un albero con le sue radici e omettere di considerare che esse, le radici, non sono fini a stesse ma aiutano l’albero a sviluppare tronco, foglie, fiori e frutti.

2. Dall’esame della nostra vita collettiva emergono con chiarezza anche alcuni punti di forza sui quali è possibile riporre ragionevoli speranze per il futuro al fine di rispondere, affermativamente, alle domande: «esiste un possibile modello di vita collettiva supportato da nuove prospettive scientifiche e culturali in grado di salvarci dal pericoloso percorso autodistruttivo che stiamo compiendo? È possibile immaginare, come auspica Edgar Morin, che le nostre patrie - familiari, regionali, nazionali – s’integrino in modo armonico e fraterno nell’universo concreto della Patria terrestre e diano vita a umanesimo planetario?».
Questi punti di forza sono i seguenti:
 la concezione culturale e scientifica, nota come «visione sistemica della vita e della natura» (capitolo VI);
 la consapevolezza crescente di voler esser parte di una famiglia planetaria, di un ecosistema globale, di un «Tutto» (capitolo VII);
 il bisogno di spiritualità, di un sapere unitivo e non dogmatico orientato, concretamente, a migliorare il modo di vivere quotidiano e a autoeducare la propria natura umana (capitolo VIII);
 il bisogno di un’etica dell’unità per vivere in armonia con l’ecosistema globale (capitolo IX).

La «visione sistemica della vita e della natura» è molto importante in quanto ci spiega che tutto è collegato e vivo: i corpi fisici, i popoli, le società e la Natura sono tutti sistemi viventi. Per questa ragione, se siamo tutti interdipendenti, i problemi fondamentali della nostra epoca possono essere studiati e capiti solo se sono considerati come manifestazioni di un «Tutto». E se i problemi sono sistemici, conseguentemente, anche le soluzioni, per essere efficaci, devono essere sistemiche. Questa visione promuove, a ben vedere, le tendenze più evolute della nostra natura umana sul piano civico in quanto favorisce la percezione culturale e psichica del «Tutto», cioè dell’immensa comunità planetaria della quale facciamo parte. E ciò non può che agevolare il senso di responsabilità e i comportamenti socialmente costruttivi.
La valorizzazione dell’idea di un «Tutto» ha risvolti etici ed educativi molto rilevanti in quanto può aiutarci a superare l’atavica insensibilità all’idea di un «Bene comune».
Ma, occorre anche chiedersi: queste nuove sensibilità intellettuali trasmesse dalla visione sistemica come possono farsi strada nella vita quotidiana? Come può risuonare, dentro di noi, l’idea di «Bene comune»? Come possono queste idee diventare concreto parametro di riferimento, mentale ed emotivo, nelle scelte quotidiane? Come posso acquisire la coscienza di far parte di un’unica «famiglia planetaria», se mi percepisco come un «io» isolato? Un mondo interiore permeato da emozioni, desideri e pensieri “insostenibili” può generare attitudini di vita sostenibili?
Quali saperi, quali conoscenze possono supportare questo processo di cambiamento?
La spiritualità, ed è questa la tesi sostenuta nel volume, ha quel sapere, corredato di pratiche e metodi (cfr. ad esempio, cap. VIII, paragrafo 8), suscettibile di orientarci verso le manifestazioni sociali evolute, giacché può aiutarci:
- ad ampliare la nostra coscienza verso la comunità vivente;
- a rivedere il nostro modo di vivere, scegliendo pensieri e senti-menti più evoluti nei nostri comportamenti concreti;
- a diminuire la quantità dei nostri bisogni, cioè a ridurre la nostra impronta ecologica;
- a progettare una socialità in sintonia con le esigenze di cooperazione e il senso di appartenenza a una famiglia universale, cioè a favorire una nuova razionalità sociale dove la crescita del singolo deve avvenire in armonia con lo sviluppo del bene comune;
- a responsabilizzare la nostra condotta di vita nella prospettiva dell’ideale di fraternità universale;
- ad acquisire le qualità, bussole fondamentali nel pensare e nell’agire, dell’impersonalità e dell’imparzialità, per invertire il processo che ci ha indotto a subordinare gli interessi collettivi agli interessi egoistici di singoli soggetti: persone fisiche, imprese e stati.
Sono tutti, quelli appena indicati, obiettivi fondamentali, particolarmente importanti in un’epoca come la nostra, definita, com’è noto, «Antropocene», in cui l’essere umano per la prima volta è in grado di modificare gli equilibri climatici, geologici, biologici e chimici del sistema, tramite le sue attività perturbatrici.
La spiritualità può dare un grande contributo a patto di non appiattirsi sui dogmatismi delle singole fedi religiose, ma di lavorare in sinergia con tutte le conoscenze umanistiche e scientifiche al fine di vincere la nostra vera sfida: riuscire a educare l’animalità umana, sviluppando la nostra natura evoluta grazie alla quale poter convivere armonicamente e pacificamente nella società umana, e finalmente, vivere, secondo bontà, nell’ecosistema globale.

ALTRI LIBRI

Cittadinanza globale e società fraterna Principi e strategie per un approccio empatico e cooperativo alla vita

Preleva l'Introduzione e l'Indice dei capitoli del Libro

Stella Mattutina Edizioni 2019, Collana Universitaria Athena, 18 euro

Il Codice delle Leggi Morali, approccio olistico al cambiamento

L'edizione elettronica può essere prelevata gratuitamente

La versione cartacea può essere acquistata presso Feltrinelli

La Via Luminosa nella Vita Quotidiana secondo l’Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov

Per acquistare il libro cartaceo: Stella Mattutina Edizioni, 2017 Collana Universitaria Athena

L'edizione elettronica può essere prelevata gratuitamente

Cittadinanza globale e società fraterna

principi e strategie per un approccio empatico e cooperativo alla vita

2019

L’idea di una “Cittadinanza Globale” è senza dubbio la migliore proposta per far fronte alle sfide che la società contemporanea sta affrontando a livello planetario.

L’unione e la convivenza fra i popoli, basata sul rispetto reciproco e sul principio di “fraternità” – secondo cui gli esseri umani sono consapevoli di appartenere a un’unica famiglia –, rappresentano il vero fondamento di un’organizzazione di vita pacifica, ove i popoli, lungi dall’approfittare gli uni degli altri, cooperano vicendevolmente.

Il “senso di appartenenza alla stessa comunità”, implicito nell’idea di cittadinanza globale, si traduce in “senso di appartenenza alla stessa famiglia” – il proprium della “Società Fraterna” –, al fine di trasformare radicalmente gli egocentrismi dei popoli e delle loro guide.

Per favorire questo “comune sentire” – auspicato da una saggezza millenaria – è indispensabile educare a questa nuova cultura del vivere civile.

Questo saggio, con dovizia di riferimenti, dà voce a tale prospettiva, illustrando le attitudini civiche che meglio esprimono l’idea di Cittadinanza Globale, a partire da una visione secondo cui il concetto di fraternità non rappresenta tanto l’espressione di un sentimento filantropico, di un’ideologia politica o di una dottrina religiosa, quanto piuttosto una filosofia universale di vita, dalla quale promanano attitudini civiche costruttive, pacifiche, leali, cooperative ed empatiche.

Preleva l'Introduzione e l'Indice dei capitoli del Libro

Bruno E. G. Fuoco, Stella Mattutina Edizioni, 2019 - Collana Universitaria Athena, pagg. 259 - euro 18,00

L'Autore

Avvertiamo il lettore che il libro è una edizione aggiornata del volume "Le nostre scelte nella Rete della Vita" pubblicato nel 2014.

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La Via Luminosa nella Vita Quotidiana secondo l’Opera di Omraam Mikhaël Aïvanhov

L'edizione elettronica può essere prelevata gratuitamente

Nella Vita quotidiana... negli atti che compiamo tutti i giorni c'è una Via: una Via Luminosa!

Il volume presenta i tratti essenziali di questo percorso secondo l'Insegnamento di Omraam Mikhaël Aïvanhov, filosofo, pedagogista e Maestro spirituale il quale ha mostrato nella sua vita che esiste, effettivamente, una "Via Luminosa" nella nostra esperienza umana e quotidiana. Nel suo Insegnamento sono proposti molti itinerari, argomentati e sperimentabili, per ritrovare la coscienza di unità e fraternità, nonché nuove attitudini armoniose, pacifiche e costruttive, partendo proprio dalla nostra umanità quotidiana: «non c'è un altro modo di conoscersi se non quello di partire dal proprio Sé umano nel quale c'è comunque una parte del Sé divino».

In questa "Via Luminosa" vi è anche la chiave trasformativa della società, in quanto la sacralizzazione della vita quotidiana e l'espansione della coscienza verso la collettività, determinano:

- la costruzione di un mondo migliore, e cioè la presenza di esseri umani educati a esprimere comportamenti più evoluti, sereni e maturi;

- sul piano dell'etica pubblica, l'attrazione interiore non verso il disvalore ma verso il bene comune;

- comportamenti di cura, di cooperazione fraterna ed empatia con tutta la Creazione e con l'umanità, ed effetti benefici in tutte le manifestazioni umane

L'Autore

Indice del libro

Capitolo I: Omraam Mikhaël Aïvanhov: filosofo, pedagogista e Maestro spirituale, fondatore di Scuole di formazione per la vita fraterna

Capitolo II: Approccio metodologico allo studio delle fonti dell'Insegnamento: le conferenze

Capitolo III:Nuovi orizzonti nel percorso di crescita spirituale: il lavoro su di sé nell’Insegnamento di O. M. Aïvanhov e nei Vangeli

Capitolo IV: La “Via Luminosa” nella vita quotidiana. Analisi di un percorso

1. L’esperienza interiore dell’Unità della Vita tra sapere mistico e scientifico e il contributo metodologico dell’opera di O. M. Aïvanhov 2. Le tappe del cammino di cambiamento e la tessitura della coscienza di unità e fraternità 3. Le ragioni della sacralizzazione della vita quotidiana 4. Identificarsi con la propria Natura divina al fine di lavorare sulla natura umana 5. La Natura nel percorso di cambiamento. Partecipare interiormente e aprire la coscienza alla vita del Cosmo e ai suoi ritmi. I canti mistici e l’empatia 6. Saper interagire con la legge di causa-effetto e la Provvidenza 7. Sintesi del percorso di cambiamento e dei suoi effetti benefici a livello individuale e collettivo 8. La Tavola sinottica: strumento per autovalutare e migliorare il percorso di cambiamento.

Capitolo V: Riferimenti scientifici

1. L’efficacia dei metodi spirituali per il proprio avanzamento 2. Gli effetti della contemplazione e della meditazione al sorgere del Sole 3. Relazioni tra modo di vivere, intelligenza e coscienza.

Capitolo VI: La Via Luminosa e l’Età d’Oro dell’umanità: l’ultimo ciclo di conferenze tenute da O. M. Aïvanhov nel 1985

Per acquistare il libro cartaceo:

Stella Mattutina Edizioni, 2017 Collana Universitaria Athena ISBN-10: 889946233 ISBN-13: 978-88199462338 pagg. 124, euro 12,50 Amazon, Unilibro, Ibs, Giunti, Giardino dei libri, Feltrinelli

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Il Codice delle Leggi Morali, approccio olistico al cambiamento

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L'approccio olistico alla vita riconosce che un codice morale è iscritto nel tessuto stesso della natura e del cosmo: qualsiasi cosa facciamo influisce in qualche modo su ciò che ci circonda, sulla rete della vita!
Questa importante affermazione, coerente con la visione della realtà offerta dalla fisica quantistica, appartiene, da sempre, alle filosofie spirituali la maggioranza delle quali ha anche sostenuto, in aggiunta, che gli eventi della nostra vita non nascono dal nulla o dal caso in quanto sono correlati al nostro mondo interiore.
Quest'ultima tematica è oggi ripresa da un'ampia letteratura in tema di pensiero positivo.
Ma quali sono in concreto, i contenuti di questo Codice morale? Tramite quali leggi, il nostro mondo interiore, cioè le nostre intenzioni, i nostri pensieri e sentimenti sviluppano questa forza progettuale? Quali argomentazioni possono essere tratte dal pensiero scientifico emergente? Quali nuovi paradigmi concettuali e comportamentali possiamo estrarre, anche sul piano degli interessi collettivi, da questa visione della Vita?
Nel libro "Il Codice delle Leggi Morali", corredato di centinaia di note concernenti il pensiero di scienziati, filosofi e spiritualisti, l'Autore, al fine di offrire una risposta a questi interrogativi, ricostruisce, sulla base delle filosofie spirituali, il catalogo completo delle leggi morali intese quali leggi oggettivamente e fisicamente operanti nella Vita, quali leggi formatrici degli eventi della vita.
La conoscenza di queste Leggi dovrebbe essere alla base dei processi individuali di scelta, di una sana educazione civica e di un nuovo modo di partecipare al cambiamento del mondo in cui viviamo. Nell'approccio olistico e spirituale, la cultura non è separata dalla Vita, ha un senso se viene sperimentata, verificata per diventare, poi, eventualmente parte integrante del proprio stile di vita, a seguito delle proprie scelte consapevoli.
Il volume vuole offrire anche un contributo riflessivo per una nuova visione dell’educazione civica che abbia, come fondamento, la consapevolezza del proprio mondo interiore e delle sue leggi, in quanto i comportamenti elusivi dei precetti etici e giuridici trovano il loro radicamento in questo territorio, spesso, abbandonato e non valorizzato, ma nel quale alberga la genesi dell’irrisolta questione morale.
Le scelte compiute dall’uomo e, in particolare, anche quelle di rispettare, effettivamente, un precetto etico o giuridico, non derivano solo da fattori intellettuali, ma anche da ciò che veramente l’uomo desidera nella propria sfera interiore. L’esperienza ci insegna che non è sufficiente conoscere con l’intelletto un valore per operare in modo conforme ad esso.
La ricerca dell’autenticità passa, dunque, attraverso la consapevolezza della realtà interiore e delle leggi morali.
Una breve riflessione sulle ragioni del titolo della pubblicazione. Il termine "Codice", in senso stretto, ha un duplice significato: 1) raccolta organica di leggi; 2) "sistema di segnali, o di segni, o di simboli, che per convenzione preliminare è destinato a rappresentare e a trasmettere l'informazione tra la fonte (emittente) dei segnali e il punto di destinazione (ricevente)". In una prospettiva più sociale-etica, si può anche affermare che il codice "non è solo un insieme di regole. È una fonte di identità. È qualcosa che viene perseguito con gioia. È qualcosa che suscita le emozioni e i legami più forti…Se volete rendere il mondo un posto migliore, aiutate le persone a discutere, comprendere, riformare, onorare e mettere in pratica i loro codici" (D. Brooks, New York Times, 2011)
Queste accezioni possono essere valide nel nostro contesto in quanto le leggi morali, raccolte in modo organico (a mo' di codice), sono leggi di natura recanti effettive informazioni condivise tra la Natura e l'uomo.

Indice

CAP. I
Le basi di una nuova educazione civica
1. L'educazione alla consapevolezza della realtà interiore
2. Una nuova visione scientifica della realtà esteriore
3. La responsabilità nell'uso delle risorse: ambiente interiore ed esteriore

CAP. II
Le Leggi: fisiche, giuridiche e Morali
1. La nozione di Legge
2. Legge giuridica e legge fisica
3. Legge morale e legge giuridica
4. La legge della Provvidenza
5. Riepilogo

CAP. III Il ruolo dell'intenzione
1. La rilevanza degli stati interiori nelle leggi giuridiche
2. La rilevanza degli stati interiori nelle leggi Morali: le intenzioni
3. Le intenzioni nelle filosofie spirituali e nella cultura emergente

CAPITOLO IV
Le leggi disciplinanti le relazioni tra mondo interiore ed esteriore(le leggi morali)
1. Alla ricerca delle Leggi Morali
2. Le leggi disciplinanti le relazioni tra vita interiore e vita esteriore:le leggi morali
2.1. Legge della creatività
2.2. Legge di causa ed effetto
2.2.1. Relazioni tra legge di causa - effetto e Legge della Provvidenza
2.2.2. Relazioni tra legge di causa – effetto, legge della polaritàe legge della Provvidenza
2.3. La legge di affinità o di attrazione
2.4. La legge di registrazione
2.5. La legge della selezione
2.6. La legge di Giustizia

CAPITOLO V
Partecipare al cambiamento
1. Vecchi e nuovi paradigmi
2. Verso un diritto olistico
3. L'evoluzione in termini cooperativi e fraterni
4. La partecipazione individuale e collettiva al cambiamento
5. Risorse per il cambiamento

 

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Valore ed efficacia delle intenzioni nel processo di cambiamento

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